Volontari antincendio
I volontari sono spesso i più vicini ai primi focolai
“I volontari agiscono in supporto ai Vigili del Fuoco".
Sono dotati di pick-up antincendio con serbatoio da 400 litri e possono
intervenire in caso di piccoli focolai; la normativa non consente ancora di
operare in piena autonomia, ma sempre sotto il coordinamento dei Vigili del Fuoco.
Sappiamo però come il piccolo focolaio, se spento immediatamente, non rischia di diventare
un incendio esteso, soprattutto quando le squadre non riescono ad arrivare in tempo.
Il vantaggio dei volontari è che si trovano già dislocati, anche in centri montani, dove i Vigili del Fuoco
potrebbero impiegare più tempo per arrivare, specialmente se sono già impegnati in altri interventi.
La Protezione Civile di ogni regione organizza, coordina e rifornisce i volontari.
Oltre ai volontari dell'antincendio ci sono, infatti, altri gruppi specializzati in varie attività d’emergenza,
come il montaggio delle tendopoli o l’attivazione delle idrovore, le pompe con cui si interviene in caso di allagamenti.
Cosa succede quando viene segnalato un incendio?
Le segnalazioni di un incendio possono avvenire in vari modi; ad esempio, i cittadini che contattano i numeri di
emergenza 112 o 1515 o gli operatori in servizio che allertano direttamente le sale operative: quelle dei Vigili
del Fuoco, la S.O.U.P., dove si trova personale interforze.
A seconda della tipologia di incendio, vi sono delle competenze precise.
Nel caso dell’incendio boschivo o nel caso di un incendio urbano, o “di
interfaccia” (cioè nelle fasce periferiche
di vegetazione tra i centri abitati e i terreni, le più soggette oggi a incendi), il compito spetta ai Vigili del Fuoco.
La Protezione Civile “subentra quando l’incendio travalica i limiti del bosco o delle sterpaglie e diventa
un’emergenza perché coinvolge case, viabilità o popolazione.
In questo caso viene contattata la sala operativa della Protezione Civile, la S.O.U.P., per chiedere supporto o avvisare
della necessità di interrompere la viabilità o valutare l’evacuazione di un paese”.
La S.O.U.P. monitora lo stato degli incendi, mantiene i collegamenti con le sale operative dei Vigili del Fuoco,
raccoglie e smista informazioni e attiva anche le associazioni di volontariato."
Diventa volontario dell'antincendio boschivo
Se desideri diventare un Volontario Antincendio Boschivo, puoi rivolgerti al Comune in cui sei domiciliato,
che provvederà a iscriverti nell’elenco dei Volontari AIB.
In questo caso, entrerai a far parte di un'unità di intervento comunale.
Esiste anche la possibilità di far parte di un'unità di intervento appartenente a un'organizzazione di volontariato,
ma i requisiti necessari per diventare volontario AIB restano sempre gli stessi.
Quali sono i requisiti necessari per diventare un volontario?
I requisiti per svolgere attività di antincendio boschivo sono previsti
dal Piano Regionale di Previsione, Prevenzione e Lotta Attiva contro gli Incendi Boschivi:
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età non inferiore ai 16 anni (i minorenni devono esibire una dichiarazione di consenso allo svolgimento
dell’attività di antincendio boschivo, sottoscritta da chi esercita la potestà dei genitori)
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idoneità certificata all’attività di antincendio boschivo da parte del medico competente.
Il certificato è rinnovato ogni quattro anni per la fascia di età compresa tra i 16 e i 60 anni e ogni anno per la fascia di età oltre i 60 anni
-
non avere riportato condanne e non avere carichi pendenti per incendi boschivi.
-
I cittadini che entrano a far parte di un'unità di intervento AIB dovranno essere assicurati
contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Saranno istruiti e addestrati con corsi di formazione approvati dal Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi.
I corsi sono necessari per fornire una conoscenza sufficientemente approfondita delle caratteristiche territoriali e ambientali in cui il volontario
si troverà ad operare, delle tecniche di intervento, dei rischi e dei sistemi di protezione.
Tutti i volontari devono frequentare e superare i Moduli di Formazione:
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Modulo A1 - SICUREZZA
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Modulo A2 - NORMATIVA
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AIB 1 - Operatore Volontario AIB
Oltre ai Moduli base, ci sono anche i moduli di addestramento specialistico:
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Modulo tecniche di Elitrasporto
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Modulo lettura e utilizzo della cartografia e GPS
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Modulo guida sicura e Fuoristrada
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Modulo primo soccorso
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Modulo uso della motosega
-
Modulo uso di altre attrezzature meccaniche
Per accedere a questi corsi è necessario aver conseguito i Moduli di formazione A1, A2, AIB1.
Sono previsti, inoltre, dal Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi
anche corsi di secondo livello a carattere maggiormente specialistico:
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CAPOSQUADRA - base
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CSQ-AIB - Responsabile coordinamento AIB
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SO-AIB - Addetto alla Sala Operativa AIB
I volontari interessati alla gestione amministrativa dell'organizzazione possono partecipare,
dopo aver frequentato con esito positivo i moduli A1 e A2, al Modulo formativo:
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AM1 - Incaricato amministrativo
Per poter operare
fronte fuoco è indispensabile che il volontario indossi i
D.P.I. - Dispositivi di Protezione Individuale
previsti dal Piano regionale antincendio boschivo, che devono garantire al volontario di operare in massima
sicurezza al fine di salvaguardare la salute e l’integrità fisica.
Inoltre, devono rispondere a standard qualitativi certificati dalle normative europee.
Il Piano regionale AIB prescrive che ogni volontario impegnato in operazioni di spegnimento sul fronte di fiamma indossi i seguenti D.P.I.:
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tuta ignifuga classificata in terza categoria per le attività di antincendio boschivo
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casco con visiera
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guanti
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scarponi
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respiratore antifumo
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occhiali antifumo